"La peculiarità del cervello umano risiede nella sua incompiutezza al momento della nascita. Due settimane dopo la nascita, il cervello del neonato presenta pochissimi prolungamenti dendritici (cioè collegamenti tra i neuroni): esso è del tutto immaturo. Per lunghi anni, mentre si sta ancora formando, il cervello umano rimane esposto alla influenza dell’ambiente. E proprio perché, tra quelli di tutte le specie animali, il cervello umano è il più immaturo, è anche il più modellabile. (…) C’è ben poco di innato nel destino delle persone. (…) E, sempre poiché è incompiuto, il cervello umano è naturalmente predisposto a conoscere, a impegnarsi, a esplorare, proprio come l’Ulisse dantesco. Al pari di Ulisse, la specie umana è “condannata” per tutta la durata del suo arco di vita, a ultimare il proprio cervello, a completarne la creazione.
Il vero compito evolutivo della specie umana è quello di crescere instancabilmente, di acquisire e perfezionare nuove capacità, in termini motori, cognitivi ed emozionali. In questo modo uno svantaggio iniziale, l’immaturità, diventa una opportunità infinita di adattamento all’ambiente. (…) Insomma il destino dell’uomo è quello di un perpetuo allenamento."Pietro Trabucchi
Chi è Pietro Trabucchi?
Perché si allena tanto?
E soprattutto… maddove corre??
Perché si allena tanto?
E soprattutto… maddove corre??
Ne riparleremo…
I Rischi vedici dissero che ogni cosa che noi sperimentiamo è stata creata dalla nostra stessa coscienza.
“La più alta forma dell’intelligenza umana è osservare se stessi senza giudizio” J. Krishnamurti
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