mercoledì 7 marzo 2012

il Segreto sta qui

   "Il Segreto sta qui" dico portandomi la mano al petto e battendo forte. "Il Segreto sta qui" dico portando le mani giunte in preghiera al terzo occhio. E ho ragione. Ma di più. Il sistema è olistico. Il segreto è in tutto il corpo. Il segreto è essere luminosi. Il segreto sta nel quoziente di luce, nel voltaggio che ci caratterizza. Come scorre l'energia, come si srotola la kundalini, come è tersa la nostra visione. Come anche la nostra ombra, le parti di noi con le quali siamo meno a nostro agio, è illuminata. No tabu. "Che la tua gioia sia resa piena", in ogni aspetto. E il segreto straordinario, e forse scontato, è che se il quoziente di luce è insoddisfacente si può incrementare.
Qui sta il segreto, spirituale e materiale. Tutto parte dallo Spirito. Siamo Spirito che abita corpi e fa esperienza. Più i suoi corpi, dal fisico all'astrale, sono sgombri, più l'esperienza è istruttiva creativa e gratificante.
   Siamo qui per giocare con la materia, non per prenderla sul serio. Il potere spirituale imprime e dirige la materia. Viviamo quello che inconsciamente emaniamo, quello che siamo. Sintonizziamoci col nostro Sè Superiore. Saremo in contatto con l'eterno fluire, interno ed esterno a noi, saremo in sintonia col flusso della Vita. Che altro è la Fortuna? Chiamarla e mettersi in ascolto. Lasciarla arrivare e danzare insieme a lei. Sono sempre al centro di me stessa, in nessun altro luogo potrei vivere. Eppure sono in sintonia con un Mondo che cambia. Cambiano i passi di danza? (Niente di più divertente e creativo!) Resto sempre in piedi.
   La materia risponde alle leggi dello Spirito. Non ha potere di per sé. Di per sé, è polvere. Lo spirito la aggrega, Lo spirito la trasforma. Sto parlando del tavolo sul quale scrivo, del cibo che cucino, del corpo in cui vivo. Non esistono leggi della materia, esistono solo leggi dello Spirito. Gli alchimisti sono diventati famosi per avere reso questa teoria una pratica. Attraverso interminabili distillazioni, fuori e dentro se stessi, pervenivano all'oro. Non a caso vivevano una esistenza ritirata e oscura e spesso erano grandi benefattori. Io non ne ho mai conosciuto. Però ho conosciuto personalmente un allievo diretto dell'alchimista e cabalista francese Patrick Burenstainas (sempre giovane eheh e attivo in Francia, potete cercare il suo sito) che raccontava che il suo maestro per divertimento un giorno aveva portato un rubino, da lui creato, a valutare da un gioielliere esperto in pietre preziose. Questi gli disse che sì era certamente autentico. Però, racconta il mio amico, il gioielliere si accorgeva che era un rubino particolare, era perplesso, ma non sapeva dire il perché... In ogni caso "Splendido rubino!"

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