Posso avere fede cieca solo se ci vedo chiaramente.
La gioia del cuore è consapevolezza... Ecco come e perché...
Agli uomini si chiede fede e fiducia cieca. È normale.
Ai “fedeli” di una religione, ai mariti “fedeli”. Agli animali no, non si
richiede di avere fede.
In genere non si dice al gatto: “Devi avere fiducia in me. Non sono quel tossico che
sembro. Anche stasera ti darò da mangiare.”
Il gatto lo sa. Ti conosce, ti vede. È normale.
In genere non si dice al gatto: “Devi avere fiducia in me. Non sono quel tossico che
sembro. Anche stasera ti darò da mangiare.”
Il gatto lo sa. Ti conosce, ti vede. È normale.
Il gatto sa che non avete l’alzeimer e che per amore, per abitudine, per
senso del dovere o per senso di colpa o per quale altra diavoleria sia, anche
stasera gli arriverà la cena su ciotola d’argento.
Esattamente come voi sapete che il vostro gatto o il vostro cane vi amano.
Basta guardarli! Osservare come si comportano o vedere la luce che hanno negli
occhi.
Non chiedete cieca fiducia a un gatto. Non ve la darà. Il gatto sa.
Non chiedete a voi stessi cieca fiducia nella vita. Non spremete la vostra
buona volontà.
Non si ha fiducia con la forza di volontà. L’atteggiamento di fiducia, ottimismo, speranza… è un’apertura del cuore.
Il cuore è un muscolo involontario dice la medicina. È un muscolo autonomo, lo sentite come batte, non va a comando. Sente. Sa. Hai fiducia perché sai.
Non si ha fiducia con la forza di volontà. L’atteggiamento di fiducia, ottimismo, speranza… è un’apertura del cuore.
Il cuore è un muscolo involontario dice la medicina. È un muscolo autonomo, lo sentite come batte, non va a comando. Sente. Sa. Hai fiducia perché sai.
Credere senza sapere è una forma raffinata di ipnosi. Le religioni sono ipnosi
collettiva radicate nel senso di appartenenza alla comunità. Una comunità di
fedeli. (che se gli chiedi a che cosa, non sanno manco rispondere).
Da piccola, mia mamma racconta, non ero disubbidiente. Tutt’altro. Solo chiedevo che mi fosse spiegato. Spiegamelo. Se lo capisco è acquisito e posso accettarlo. Magari ne sai più di me e hai ragione. Magari non è come vorrei io e come farei o intenderei io, però ne capisco il senso e acetto quello che mi vuoi dire.
Non chiedermi, da adulta, di avere fiducia in qualcosa che non mi dimostri. Fammelo capire. Non sono stupida. È quarant’anni che mi alleno a capire le persone, da quando ho aperto, sgranato, gli occhioni sul mondo.
Non chiedermi fiducia cieca. Se ti interessa l’articolo vai da un altro: io non sono cieca.
Non chiedo a me stessa di avere fiducia cieca, fiducia in ciò che non
conosco. Credo solo in quello che vedo.
Se stai per morire lo senti, lo sai (e hai il diritto di saperlo). Se decidi che vuoi vivere lo SAI che le leggi della vita prevedono anche questo, che attraverso la trasformazione consapevole tutto può essere raggiunto, ogni direzione può essere cambiata, in un battito di ciglia, o quasi.
Non c’è bisogno di avere fiducia. Lo sai. Lo hai visto tante volte. E se non lo hai ancora imparato peggio per te. Non sai cosa ti perdi appunto. ;))
Io ho fede cieca nella forza della vita, nel potere creativo e trasformativo degli esseri umani tutti. E nessuno, tanto meno io, me l’ha imposta. L’ho vissuta, l’ho conquistata.
È accaduto sperimentando, a fondo, ogni genere di guai. Beh non proprio
ogni genere: quelli che mi mancano li ho vissuti e imparati per deduzione,
osservando e sentendo come si sentono le altre persone.
Un gatto sa molte più cose di quante ne sappiamo noi. Non solo, ci posso scommettere, conosce le leggi universali di vita morte e volontà. Ha anche l’istinto. In compenso, non sa parlare, ha una intelligenza molto limitata rispetto a quella umana. Gli esseri umani sanno inventare, argomentare, mentire, raccontarla e raccontarsela in ogni modo. Sanno manipolare, opprimere e uccidere. Solo con la parola.
I gatti, come gli angeli, non sanno mentire. E non perchè sono buoni ma perché sono furbi. Perché sono sani.
I gatti non conoscono nemmeno la “buona educazione” se per questo. Se non hanno voglia che li accarezzi se ne vanno. Nessuna scusa. E nessuna offesa. Li si approccia con rispetto, aperti a ogni possibilità. È giusto e naturale. Sei nella tua azione e la osservi e la sviluppi di conseguenza.
I gatti fanno sempre la cosa migliore. Per loro. Ma la cosa migliore è una.
Ci hai mai riflettuto? La cosa migliore per te è la cosa migliore per tutti.
Perché fa stare bene te e se tu stai bene tu fai stare bene tutti coloro che ti
circondano, per conseguenza, anche per semplice contagio. E perché se tu
rispondi alla vita facendo la scelta migliore, per te, in quel momento, avrai
cooperato, in perfetta armonia, con l’ordine cosmico. Se tutti facessero, senza
pensare, la cosa più bella, sana e giusta, fisiologica per loro in quel
momento, il mondo non sarebbe più equilibrato, senza sopraffazioni ma pieno
solo di cose belle, sane e giuste, al posto e al momento giusto?
Cosa c’è di più perfetto e meraviglioso del sentire autentico e infallbile e dell’agire di conseguenza?
Rilassati, sornioni come gatti.
Chi ha una buona percezione del reale, naturalmente prevede il futuro. Allo stesso modo in cui una persona prevede lo sbocciare del fiore vedendo il bocciolo, o lo sbocciare di una storia d’amore sentendo l’amore che c’è.
Chi ha ua buona percezione del reale, in modo del tutto naturale, se ne frega del futuro. Il presente già lo impegna totalmente. Coltivare i fiori richiede conoscenza, sensibilità e attenzione. (e dà sublimi soddisfazioni)
E il presente è bello per chi lo vede.
È naturale, fisiologico, interessante.
Chi lo vede? (oltre ai gatti ovviamente ;)
Chi lo vede tra gli esseri umani? Considerato lo smarrimento collettivo di
mente e azioni, considerate le emozioni che infestano come erbacce
inestirpabili le piccole e grandi faccende della vita… Ben pochi si
direbbe.
D’altra parte a scuola ci insegnano e parlare e argomentare, non a “sentire” e credo addirittura poco ad ascoltare.
In seguito, nella società, ci insegnano a mentire. Ingannare per vendere,
per fare carriera, per sedurre, per guadagnare un mezzo euro in più, per
prendere possesso di cose e persone… Mentire non è un’arte. Non è creare realtà
che non esistono. Mentire è negare la realtà che esiste. Come qualsiasi
attività, la pratica rende sempre più fluidi ed efficaci, e alla fine crea le
cosiddette “deformazioni professionali”. Non si sa più quale sia la realtà.
Non la sai più raccontare neanche a te stesso.
Non la sai più raccontare neanche a te stesso.
L’inferno non è nell’aldilà per gli uomini di poca fede. Inferno è ora e adesso, qui, ogni giorno, per gli esseri umani che non vedono la realtà e non sanno più come gestirla in alcun modo.
Chi ha occhi per vedere e orecchi per intendere e cuore per sentire il dolore proprio e altrui e cuore per sentire la gioia propria e quell’altrui… può vedere e intendere la realtà. Il Paradiso è qui.
I gatti sentono i terremoti prima che arrivino. Noi spesso non sentiamo l’amore che c’è quando ci arriva. È un peccato!
La vita non sa più come parlarci!
Il cuore non può sentire se è foderato di paure.
La pineale, la ghiandola della visione, all’interno del cranio all’altezza
del terzo occhio, non può vedere se è
ossidata da traumi, una vita fuori natura e un protratto inquinamento
alimentare, atmosferico, elettromagnetico luminoso etc etc…
Non è colpa nostra se siamo così smarriti. Siamo fuori fase. Siamo letteralmente fuori di noi. Altrocché sentire a partire dal proprio centro. Dentro le nostre gabbie urbane ed elettromagnetiche siamo fuori dai ritmi e dal fluire cosmico e l’unica cosa che coltiviamo è l’inclinazione all’isteria.
Non è colpa nostra se siamo incastrati in un mondo non a misura d’uomo (che
pure l’uomo tanto laboriosamente si è adoperato e si adopera a creare e a
mantenere).
Ma è nostra responsabilità prenderci carico del nostro benessere. Ogni germoglio mira alla luce e ogni vita ha sete di sole, acqua, calore e felicità.
Ma è nostra responsabilità prenderci carico del nostro benessere. Ogni germoglio mira alla luce e ogni vita ha sete di sole, acqua, calore e felicità.
Possiamo tornare ad aprire gli occhi. Possiamo purificare cuore e cervello.
Possiamo tornare animali o angeli, portandoci appresso anche tutta la
straodinaria ricchezza della creatività umana, degli incredibili conseguimenti
di millenni di umanità.
Possiamo crescere e tornare bambini, con in più la saggezza di chi ha molto
vissuto.
Io credo solo in quello che vedo. Per questo ritengo così importante avere cuore e mente limpidi.
L’unica via alla Felicità è la crescita spirituale. Ne ho piena fiducia. È ipotesi sperimentata. È certezza.
Se vogliamo vivere con autentica leggerezza, come giardinieri mai stupiti
ma sempre meravigliati dalle manifestazioni della Natura, bisogna liberarci da
ogni peso, e affinare, in ogni modo, la capacità di sentire e di
sentirci.
Questo articolo è scritto in modo da contenere molti spunti di ispirazione. Ma se hai domande non esitare a contattarmi.
E se ti piace, aiutami ad essere di aiuto, fallo girare!
Grazie,
Con calore,
Silvia Pedri,
scrittrice e consulente.
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