mercoledì 7 maggio 2014

“Il Cuore della Battaglia” - Come Cadere e Rialzarsi con Onore - PRONTO SOCCORSO Attacchi Psichici




“Il Cuore della Battaglia” 

-Come Cadere e Rialzarsi con Onore-

Pronto Soccorso Attacchi Psichici

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Il cavaliere deve sapere una cosa. 
I Cieli, come la Terra sono inesausti. Nei Cieli si combattono battaglie infinite di cui sulla Terra arriva appena qualche metallico riverbero. 
Ogni volta che un equilibrio viene modificato, in Cielo e di conseguenza in Terra, si creano perturbazioni di energia. 
Ogni volta che una Luce si accende, il buio si risveglia. 

Alza il muso. 
E attacca.




Il cuore del cavaliere, per sua natura, arde. 
Il suo fuoco è vivo e brillante e quando si infiamma per un nuovo Sogno la sua Bellezza è vista da lontano. 
È scontato che attiri l’attenzione. 

Spiriti elevati riconoscono il suo valore e ne ispirano e guidano l’esprimersi. A volte loro stessi instillano in lui nuovi poteri e ispirazioni: può fare e deve fare compiti grandi e preziosi. La sua vita è inserita in nuove Linee di Universo, irrorata da flussi di energia, di sapienza e di poesia che spalancano improvvisamente nuove opportunità e lo conducono, lo proteggono.
Il soffio dello Spirito è motore e strumento, inesplicabile e magico, e inebriante, come il vento nelle vele.      

Le sue aspirazioni scaturiscono dal suo cuore ardente, i nuovi percorsi emergono spontanei dal terreno fertile del valore del guerriero. Ne consegue che non c’è desiderio che il cavaliere non possa portare a realtà, non c’è sfida che lui non possa sostenere. 
La sua natura lo ha portato lì e la sua natura lo condurrà al successo. 
La sua natura crescerà e maturerà insieme alle sue realizzazioni.
Adesso però è ancora piccola. 
E' naturale: siamo appena agli inizi di una grande avventura, di un cammino nuovo e sconosciuto.
Tutto è da sperimentare e imparare. 
Affascinante la cosa, non c’è dubbio. 
Però non vorrei essere nei panni del cavaliere. 
Il cavaliere è fragile. 


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A volte gli sembra di camminare sul ghiaccio, altre volte gli sembra di essere lui fatto di cristallo, sul punto di rompersi, da un momento all’altro, maldestro anche solo nel mettere i piedi in terra. 

E la verità è che è di cristallo, puro e vulnerabile. 


La Fortuna ama i forti. A chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto. Chi conosce la realtà può permettersi di non averne paura, chi è sicuro può permettersi di affrontare sempre ogni difficoltà e imprevisto con semplicità e coinvolgimento, confessando la propria inesperienza, rendendosi disponibile a imparare.
Ma chi ha paura ha la vista offuscata e non può conoscere la realtà e non può avere fiducia in sé né nella sua capacità di esserci. 


La Fortuna ci vede benissimo, precisa, inequivocabile. Le energie si attraggono tra simili. Le ferite attraggono ferite. 
La lingua batte sempre sul dente che duole, e più lui duole più lei batte. E i deboli vengono massacrati.
Come potrebbero mai altrimenti diventare forti!? 

Il male è in agguato. Appena la bellezza fiammeggiante del cavaliere si distente, per un momento, in larghe lingue di luce e di amore e freme di nuovi, inediti sussulti…  tutti i demoni interni ed esterni alzano il muso. E attaccano. Al servizio delle tenebre, della dissoluzione. L’obiettivo è la dissoluzione del cavaliere stesso.
Alle forze del male, si capisce, il cavaliere, che ha amore e progresso nel suo vessillo, dà fastidio. Il gioco si fa duro. Ma è solo un gioco, un passaggio, una prova. 
Al servizio del potere creativo della Luce. Il male è sempre al servizio del bene.



Intanto, sulla strada del cavaliere, si aprono nuovi scenari. Il cavaliere è solo. Si è sempre soli quando si nasce, quando si muore e quando si devono prendere decisioni. Lungo la strada non si vedono più alleati. Solo pericoli. Sempre più concreti e insidiosi, minacciosi, sempre più ingestibili e incomprensibili.
O forse non li si riconosce gli alleati. Non si sa. Come si potrebbe sapere? 
Si è così confusi, così spaventati, così impreparati. I demoni affondano esattamente dove non dovrebbero, nelle parti scoperte, tenere, addirittura nelle ferite aperte e mai rimarginate, nei bisogni irrisolti, nelle paure mai sopite. E più è debole più ha paura il cavaliere, e più ha paura meno è in grado di difendersi dagli affondi degli artigli demoniaci. Emorragia. Basterebbe smettere di avere paura, per risvegliarsi. 
Ma con le perdite di sangue subite, chi avrebbe ormai la forza per farlo!?


Le Grandi Avventure non solo fanno sentire piccoli ma (questo il cavaliere al momento ancora non lo vede) promettono Grandi Avanzamenti: schiudono porte su panorami di inimmaginabili bellezza e vastità, creano mutazioni genetiche, producono energie atomiche. 
Le forze cosmiche che oppongono resistenza al progredire della Luce sono invidiose, sì, gelose del potere del guerriero. Lo vogliono finito. 

Creano resistenza e la resistenza serve al guerriero perché si formino i muscoli. Sono al servizio della sua iniziazione al nuovo cammino. Ma nelle iniziazioni si può fallire. Si può morire. Dai secoli dei secoli, dall’alba della vita è così.
Il cavaliere, che ha questa cosa rara e preziosa che è il valore, e non può nasconderla, e un cuore e un coraggio senza limiti, che lo portano lontano, attirerà sempre invidie e gelosie, boicottaggi e freni.  
Ci saranno sempre tentativi di soffocare e spegnere il suo fuoco. Dalle direzioni e dalle persone più disparate.
Persone forti e cattive tanto quanto forti e benefiche sono le persone alleate che, proprio in quel momento, si mettono a sua disposizione. 
A volte nuovi potenti alleati sorgono dal nulla (e proprio per questo il cavaliere li guarda con tutta la diffidenza possibile, come è naturale). Altre volte sono vecchi amici che scopre all’angolo della via e che lo salutano, altrettanto sorpresi di ritrovarlo, con immutato e rinnovato affetto. E se chiedi che cosa hanno fatto in tutto questo tempo ti racconteranno delle loro ferite e delle battaglie mortali a cui sono scampati. Non lo diresti: sono sereni saggi e splendenti! Ma sono così proprio in virtù di quello che hanno passato. 

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Ma da dove escono queste persone invidiose, queste fastidiose iene che prendono ai polpacci? Ohh dal nulla. Mica le ha cercate, mica le ha scelte. Sono passate per la sua strada. Sembrano, e sono, messe lì apposta, a frenare. Magari sono persone che professano amore per il cavaliere e magari lo amano davvero. Il cavaliere, dopo avere finalmente scorto da quali assassini, materialmente, erano stati sferrati gli attacchi, le guarda attonito e di nuovo non capisce: negli occhi di queste persone vede amore. C’è sempre amore nel cuore del cavaliere, nei suoi occhi, lui vede amore dappertutto e giura che ci sia davvero e non sarebbe neanche strano, il magnetismo e la dolcezza del cavaliere non possono che suscitare amore ovunque vada.  Ma questo non toglie che anche le ombre esistano dappertutto. E funzionano, tanto e meglio dell’amore: distruggere è più facile che creare. 
A volte l’ombra si impossessa di queste persone e loro si concentrano un attimo, o anche due o tre attimi, a caldo o anche a freddo, da vere bastarde, e zam, gliele mandano. 
Come possano avere questa doppia vita è cosa di cui il cavaliere, nella sua purezza e semplicità di cuore, non si capaciterà mai. 
Ma il Cielo ci vede benissimo, ti dà sempre quello di cui hai bisogno, servendosi dei tramiti più impensati nei modi più impensati. Non si preoccupa della credibilità della storia. A lui interessa solo la sua efficacia in termini di resa energetica. 


Il cavaliere, nella sua vita errabonda a contatto con i paesaggi umani e naturali più diversi, ha imparato una cosa: solo un cavaliere vivo può portare a termine sulla Terra una Missione. 
Peggio: ogni Missione non portata a termine resta in attesa di essere portata a termine, per l’eternità. Se non viene portata a termine si trasforma in ferite (e abbiamo appena visto che cosa le ferite producano e il cavaliere, prudentemente, preferirebbe evitare) o in debiti karmici. 
I debiti karmici sono quelle esperienze che uno si deve reincarnare apposta per viverle tutte daccapo.
Il buon senso del guerriero non ha dubbi: meglio portare a termine una missione a metà che ricomiciarla da zero, in situazioni ancora più penose, con ferite ancora più profonde e prove ancora più impegnative.

Ora non esiste margine di scelta, per salvare la pelle ogni risorsa va utilizzata. Subito. 

A tutti gli attacchi, i legamenti, le maledizioni provenienti dall’esterno il cavaliere deve reagire.
Ne deve rispondere con la sua stessa vita: è un fatto di onore, o meglio di semplice responsabilità. Gli affondi dei demoni non straziano sono lui ma, a catena, molte altre persone a lui care o a lui collegate e lui vede il dolore propagarsi in giro e non sa più quale sia lo strazio e la vergona più grande per lui, se essere sconfitto o essere complice del male! 


Prima di tutto, se possibile, quando possibile, togliersi da lì. 
Si sta facendo da bersaglio a frecce, veleni, tiranni, intrighi, manipolazioni? 
Niente rende innocue queste frecce come il togliere il bersaglio.
Staccarsi dagli attaccamenti è possibile staccandosi. Allontanarsi da un conflitto è possibile allontanandosi. 

È così facile? Sì. Ma non è la soluzione più efficace. 
Primo, non è rapida. Ad esempio, se un cordone ombelicale non viene reciso ma si aspetta che si dissolva organicamente per carenza di nutrimento, se si persevera il risutato è assicurato ma non in tempi brevi e non senza disagi. 
Secondo, non è sicura. La fuga non è mai una alternativa stabile. 
Bisogna avere un nuovo posto dove stare e soprattutto un luogo interiore dove i conflitti vecchi non possano trovare terreno. 
Bisogna avere sanato le ferite su cui i conflitti si appoggiavano, creando dolore. 

Il cavaliere, nella sua vita avventurosa, è stato ferito così tante volte che non teme il dolore. 
Non teme il dolore della battaglia né quello della guarigione. 
Il cavaliere, così splendido quando accelera e corre veloce, in groppa al suo destriero, col vento favorevole e il vento prodotto dal suo stesso slancio che gli scompigliano i capelli, è altrettanto magnifico quando sta fermo. E sa stare fermo, lo sguardo e il respiro volto all’interno, tutto il tempo necessario.   

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Tutto questo funziona, e funziona sempre. 
Posto che al cavaliere, ovviamente, sia rimasto sangue nelle vene. 
Si parlava, qualche capoverso sopra, di “emorragia”. 
Quanto è grave l’emorragia? Quanto sono stati generosi e bravi i demoni? Il cavaliere è in ginocchio? 
È fermo, sì. 
Ma può soffermarsi, con la calma e la lucidità necessarie, alla cura delle proprie ferite, in modo da ripartire più saggio, sicuro e forte di prima? 


Non ha risorse. All’inizio del viaggio era debole e incerto. La sua debolezza gli ha procurato attacchi che lo hanno reso più debole. Ora è inerme, scosso, confuso, ottenebrato. Vuole solo uscire da lì, togliersi di mezzo, se non morire almeno tornare alla sua vecchia vita, e non pensarci più. 


Il cavaliere, in tali frangenti, rischia di dimenticare che in questo modo sta perdendo la partita, non col suo presente, in una battaglia qualunque chechissenefrega, ma col suo futuro, con se stesso. Scappare e chiudersi la porta alle spalle e pensare ad altro non rimargina le ferite.   
I solchi sono stati approfonditi e sono in attesa solo di altro sale, da nuove circostanze. Prima che lui si immagini, i demoni colpiranno ancora. E sarà molto peggio. Molo molto peggio.
Anche il cavaliere ha la sua ombra. E non deve permettere che si estenda e periodicamente lo atterri con mosse marziali sempre più mortali.
Achille aveva solo un punto vulnerabile del suo corpo, un piccolissimo, introvabile, punto. E perse la vita per quello. 
Tu, Cavaliere, vuoi dannarti l’anima per un piccolo ostacolo? 

Sì, lo so, a te sembra grande e grande è diventato, mossa maldestra dopo mossa. Ma era solo un piccolo ostacolo. Torna indietro, guardalo.
Calmati. Prendi il tuo tempo. Recupera le forze. Recupera la tua innata lucidità e sensibilità, dissipa l'ansia e recupera il tuo fiuto. 
Chiedi auto. La Vita ti ha insegnato a fare tutto da solo, a credere nel tuo valore, nelle tue infinite risorse, nella tua inossidabile forza morale. Proprio per questa tua tempra hai vinto tante battaglie, e i tuoi occhi si sono riempiti tante volte di commozione, di stupore e di meraviglia. Proprio per questa tua tempra gli Spiriti ti amano tanto e offrono, e solo a te, ogni genere di opportunità (e sfide). 
Ma non fare che questa tempra ti imprigioni, che l'autosufficienza sia mossa dalla paura dell'altro, che la fierezza si confonda con l'orgoglio. 
Alcune persone sono lì, se le guardi e le vedi, impazienti di poterti tendere la mano e potere gioire del piacere di avere a che fare con te. 
Persone di valore come te, che riconoscono la tua forza e la onorano, che riconoscono la tua fragilità e la amano, perché la fragilità è più ricca ancora della forza in poesia purezza e potenzialità. 
 
I tuoi alleati! Hanno strumenti e soluzioni di cui tu hai bisogno. Così facile... Così fortunato sei. 


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Da questa impresa, cavaliere, ne uscirai vivo. 
Dalla tua vita, cavaliere, uscirai vincente. 


Perché persone e Spiriti non lasciano andare alla deriva uno come te. 
Perché sei un essere speciale, ed è un piacere e un onore avere cura di te. 
Perché sei prezioso e gli Spiriti ti manderanno occasioni a non finire e intuizioni e segni, sogni, ispirazioni, indicazioni, affinché tu ritrovi la Via e le forze per percorrerla. 

Gli Spiriti ti daranno ostacoli, nemici, opportunità, amici. 

A volte ti sentirai finito ma sarai solo momentaneamente smarrito. Lasciati guidare.

Abbi fiducia nella tua luce, la Luce che ti guida. 

Riprendi il cammino, cavaliere, non vedi quanto sono dolci e caldi i colori dell’alba all’orizzonte?...
Il Sole ti chiama.








sei anche tu un cavaliere? 
Per conoscere la natura del Cavaliere vai al post:
“I sei strumenti, materiali e spirituali, che un Cavaliere deve avere per Vincere”
puoi leggervi anche importanti informazioni su:
- alleati (punto 6) 
- scudo (punto 2) 
- e sull'igiene psichica quotidiana!


ti aspetto al prossimo post! 
"Come costruire un'armatura su misura - Metodologia della Difesa dagli Attacchi Psichici" 


 
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ricchissimo in storie e consigli utili. non è solo una guida alla difesa psichica ma anche un prezioso strumento di allargamento di conoscenza e consapevolezza per vivere meglio con il mondo e con noi stessi. 
un libro pacato ma pieno di forza.




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