Storie e Strategie di Successo. Le
molte vie del Cambiamento…
Tempo di Equinozio d'Autunno (22 settembre).
Tempo di riposizionarci al Centro.
Mentre riprendono le consuete attività, nuovi progetti riposano e crescono dentro di noi. Che ne siamo consapevoli o meno, sotto le foglie, nella quiete dei ritmi dei boschi e dei nostri corpi, fermenta un nuovo Io. Nuove direzioni in vista. Riusciamo a scorgerle? Sarebbe sufficiente, intanto, essere se stessi. Al Centro del Mondo? Sì: al Centro del proprio mondo, al centro di Se Stessi. Ecco come, ad esempio...
Per Pantherizia il corso preferito della scuola era meditazione zen e tiro con l’arco (Maestra Miss Silenzio). La vita era per lei una torta sotto vuoto zen. Una lunga attesa, una preparazione, una contemplazione, una gestazione: pace, gioco, creatività, distillazione alchemica, studio e apprendimento. E basta.
Tempo di riposizionarci al Centro.
Mentre riprendono le consuete attività, nuovi progetti riposano e crescono dentro di noi. Che ne siamo consapevoli o meno, sotto le foglie, nella quiete dei ritmi dei boschi e dei nostri corpi, fermenta un nuovo Io. Nuove direzioni in vista. Riusciamo a scorgerle? Sarebbe sufficiente, intanto, essere se stessi. Al Centro del Mondo? Sì: al Centro del proprio mondo, al centro di Se Stessi. Ecco come, ad esempio...
Per Pantherizia il corso preferito della scuola era meditazione zen e tiro con l’arco (Maestra Miss Silenzio). La vita era per lei una torta sotto vuoto zen. Una lunga attesa, una preparazione, una contemplazione, una gestazione: pace, gioco, creatività, distillazione alchemica, studio e apprendimento. E basta.
E
all’improvviso arrivava l’occasione di mettere al mondo qualcosa. Senza
preavviso, dovevi fare centro. E basta.
Obiettivi
grandi, sotto-obiettivi piccoli… decisioni… Dove dirigersi? Come districarsi?
Senza
allenamento e vuoto mentale non puoi riuscire. Il vuoto ti rende pronto al
futuro, a fiutare le correnti e muoverti libero, a partire dal tuo centro.
Quando dal nulla crei i tuoi passi vergini per il mondo devi essere aperto al
nuovo, a ciò che neanche sai di sapere e scopri vivendo.
Per lei non si trattava di
accettare le sfide della vita e mettercela tutta. La freccia non la spingi, la
lasci andare. Si tratta di esserci. Esserci con tutto se stessi e godere il
momento.
Questa era la
sua filosofia e la sua ‘tecnica dell’agguato’. Lei era la freccia ed era l’arco
ed era il bersaglio, ed era il tempo giusto, il momento per l’azione. Allora
l’azione poteva partire.
Lei era indifferente ed era
appassionata. E ovviamente era bravissima.
Aveva anche
sperimentato, giocando a freccette con suo fratello, che i successi migliori le
capitavano quando sfocava e allargava la vista. Non si può provare attaccamento
per l’obiettivo altrimenti la mano è malferma, non si può essere focalizzati su
di esso, altrimenti la mano è imprecisa. L’obiettivo è solo un passo del
percorso, della vita. lo sguardo è distante e vasto, onnicomprensivo. Il resto
segue, si fa da sé.
Il bersaglio è lei. Quello che è, quello che offre e quello che riceve sono indistricabilmente legati. Pantherizia lo sentiva e per questo passava la maggior parte del suo tempo cercando di essere qualcosa che le piacesse.
Da: Silvia Pedri, Il
Kamasutra dei Koccodrilli, imminente uscita ebook e cartaceo presso Eidon Edizioni. Storia cinque: Le albe del Nuovo
Mondo, Capitolo 11: Maestre e allievi.
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