La ghiandola pineale è stimolata dal buio ed è stimolata dalla luce.
Antichi riti maya e delle caste sacerdotali o delle società
sciamaniche della preistoria consistevano nel trascorrere in grotte, al buio
completo e continuativo, alcuni periodi di tempo. A volte si trattava di brevi e intensi e traumatici
riti di iniziazione, altre volte di percorsi formativi che duravano anni.
È ciò che, come raccontavo nel post precedente, si tenta di
fare anche oggi, nelle “dark room” formulate a questo scopo, adattando
l’esperienza all’uomo occidentale, in modo che sia potenziata al massimo ma
anche protetta e sicura. Al buio la visione, allora come ora, si apre.
Oggi, nella nostra società, il buio totale non esiste più.
Si fa fatica a vedere le stelle in campagna come in città. All’interno degli ambienti
lavorativi e domestici la luce artificiale è accesa per ben più del tempo delle
ore di luce solare.
Il buio permette la produzione di melatonina. Purtroppo, la
nostra pineale la può produrre solo quando si chiudono gli occhi per dormire.
La
melatonina è il precursore della serotonina, della pinolina e della dmt (dimetiltriptammina). Sostanze che sono altamente
antiossidanti, che regolano il sistema immunitario, i ritmi sonno – veglia, il
buon umore e la capacità di visione. Viviamo in una società impoverita, che
blocca la produzione, endogena, spontanea e fisiologica da parte del nostro
corpo, di nutrimenti essenziali. Per non parlare di quanto gli apparecchi
elettrici e la varia tecnologia bombardino e imbriglino l’attività della
pineale, inibendola. Un vero e proprio inquinamento endemico atto a rimbambirci.
Nella nostra società i livelli di melatonina sono ai minimi sindacali di
sopravvivenza (altroché produrre serotonina e a seguire…) e disturbi del sonno
e dell’umore sono diffusissimi. Il nostro spirito non evolve, né il corpo fa in
tempo e rigenerarsi.
Si ha bisogno di silenzio e raccoglimento. Si ha bisogno
anche semplicemente di buio.
Per paradosso, la pineale è sensibile alla luce. È
luce, produce luce ed è sensibile a un certo tipo di luce, che la nutre. Chi è
curioso può esplorare gli avveniristici studi sul fosfenismo http://www.fosfenismo.it/index.htm, che propongono soluzioni e strumenti, anche poco costosi,
per coltivare la propria “illuminazione”. Ebbene sì, con una lampadina! Chi è
più pigro e tradizionale, chi ama avere a che fare col cuore degli elementi,
può usare risorse semplici, che bypassano il potere dell’elettricità e utilizzano
quello del fuoco. Ebbene sì, una candela!
La meditazione con la candela è una antica pratica
indiana che io
ripropongo in questo contesto perché, in relazione alla salute del tuo sonno e dei tuoi sogni, presenta diversi vantaggi. Crea il fosfene, appunto, che in questo contesto si riferisce alla macchia di luce che resta impressa, all’altezza del terzo occhio, dopo avere guardato una fonte di luce intensa e concentrata (come quella del Sole. …mai sentito parlare delle pratiche sciamaniche di fissare il sole o il fuoco a occhi aperti o socchiusi? O del sun-gazing, una forma di nutrimento pranico?...), e con questo stimola la pineale. Promuove inoltre l’immobilità dei pensieri: fa emergere e smaltire pensieri fino a che si raggiunge uno stato di quiete e relativo silenzio. Con la sua fiamma brucia le emozioni, fa pulizia a tutti i livelli, chiude la giornata e predispone nel modo migliore a intraprendere la parte più importante rigenerante ed istruttiva della giornata: il sonno. A volte si vede ciò anche materialmente. La fiamma assorbe pesanti tossine eteriche e, come rinforzata da nuova legna, si ingrossa o si innalza o lampeggia, sembra scoppiettare. E noi sentiamo parimenti il nostro corpo che a poco a poco si alleggerisce, lascia cadere, attraverso brividi o sensazioni più sottili, le pesantezze, a terra.
ripropongo in questo contesto perché, in relazione alla salute del tuo sonno e dei tuoi sogni, presenta diversi vantaggi. Crea il fosfene, appunto, che in questo contesto si riferisce alla macchia di luce che resta impressa, all’altezza del terzo occhio, dopo avere guardato una fonte di luce intensa e concentrata (come quella del Sole. …mai sentito parlare delle pratiche sciamaniche di fissare il sole o il fuoco a occhi aperti o socchiusi? O del sun-gazing, una forma di nutrimento pranico?...), e con questo stimola la pineale. Promuove inoltre l’immobilità dei pensieri: fa emergere e smaltire pensieri fino a che si raggiunge uno stato di quiete e relativo silenzio. Con la sua fiamma brucia le emozioni, fa pulizia a tutti i livelli, chiude la giornata e predispone nel modo migliore a intraprendere la parte più importante rigenerante ed istruttiva della giornata: il sonno. A volte si vede ciò anche materialmente. La fiamma assorbe pesanti tossine eteriche e, come rinforzata da nuova legna, si ingrossa o si innalza o lampeggia, sembra scoppiettare. E noi sentiamo parimenti il nostro corpo che a poco a poco si alleggerisce, lascia cadere, attraverso brividi o sensazioni più sottili, le pesantezze, a terra.
Non fate come me, che seduta sul letto, prima di
mettermi sotto le coperte, sgancio due preghiere come bombe a mano. Scoppiano
subito, come bolle di sapone. Di fatto, sono bolle di sapone. Non basta una
pausa di 10 minuti per purificarsi da una giornata di massacranti quante? 12? 17
ore? Non bastano 10 minuti per predisporsi a cambiare stato ed entrare nel
sonno. Acque torbide e agitate non riflettono che banali verità. Farete sogni
agitati, frammentari, ingarbugliati, incomprensibili e vi sveglierete più
stanchi di quando siete andati a dormire, e piuttosto frustrati.
È necessaria una meditazione “seria” di almeno 20
minuti, con tecniche di respirazione che
aiutino a scaricare a terra le energie congestionate e il supporto, ad esempio,
di una candela per bloccare il vagabondaggio dei pensieri.
Molti dei sogni più notevoli che ho fatto sono
scaturiti da notti seguìte a tre quarti d’ora di meditazione con la candela. Le
volte che l’ho praticata, questa meditazione è stata sempre di grande aiuto. Ha
l’effetto di svegliare la mente e attivare il suo potenziale e allo stesso
tempo rilassare e predisporre al sonno più ristoratore e profondo.
Come una bella passeggiata nella natura libera e
tonifica le energie del corpo di veglia, così una bella meditazione con la
candela libera e tonifica il corpo di sogno e lo predispone ai migliori viaggi
possibili.
Nel prox post le istruzioni precise su come meditare
per assicurarsi un buon sonno.
Se sei interessato/a (e arrivato/a a questo punto della lettura ti sfido a non esserlo! ;) avrai modo di godere delle molte
indicazioni, suggerimenti e strumenti, che condividerò, con grande piacere, per
sviluppare il potenziale del tuo Sogno.
Intanto puoi addentrarti in questo mondo fantastico
che, pagina dopo pagina, contiene puntuali osservazioni su questo nostro mondo
reale e i suoi personaggi, e su tutte le altre realtà e come accedervi…
(comprese le istruzioni per Sognare)
Di quale modo fantastico sto parlando? …il libro più
dasssòòògno che io abbia mai letto e scritto!
Ecco cosa ne pensano i primi lettori!
Leggi i miei post precedenti sul Sognare!
Vuoi conoscere le dark room? Oppure, vuoi conoscere un modo pratico e semplice per addestrare la tua mente a ricordare i sogni?
Vuoi conoscere le dark room? Oppure, vuoi conoscere un modo pratico e semplice per addestrare la tua mente a ricordare i sogni?
http://miskajani.blogspot.it/2013/10/sogno-o-sono-desto-2-sognare-scoprire.html?showComment=1382537635191
Perché è così cruciale ricordare i sogni? Perché moltissimi di noi non ricordano nulla? Quali sono tutti i fattori che si frappongono tra noi e il nostro infinito potenziale fisico e psichico? leggi il post precedente!
http://miskajani.blogspot.it/2013/10/come-vivere-felici-pocoper-essere-felici.html
Perché è così cruciale ricordare i sogni? Perché moltissimi di noi non ricordano nulla? Quali sono tutti i fattori che si frappongono tra noi e il nostro infinito potenziale fisico e psichico? leggi il post precedente!
http://miskajani.blogspot.it/2013/10/come-vivere-felici-pocoper-essere-felici.html
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